Castello dei Cavalieri di Malta a Magione
Fra congiure, musica e vino

Maestri del Cotto Srl

Se vi state chiedendo cosa c’entrino i Cavalieri di Malta con la Maestri del Cotto, siamo felici di raccontarvelo oggi in questo post portandovi a visitare uno dei castelli più belli del centro Italia: il Castello dei Cavalieri di Malta a Magione.

La storia del Castello


La storia del Castello di Magione è molto antica, i primi documenti ne fanno menzione già nel 1171 quando si parla di una struttura ospedaliera gestita dai cavalieri gerosolimitani.
Il bellissimo edificio è ubicato a Magione in provincia di Perugia, nella rigogliosa Umbria ed è noto anche per essere stato la residenza estiva del principe e gran maestro dell’Ordine di Malta soprattutto negli anni Sessanta.
Inizialmente erano caratterizzato da due costruzioni a forma di “L” sovrastate da una torre campanaria e, successivamente venne ampliato fino a raggiungere una forma quadrata con un grande cortile centrale protetto da una cinta muraria che presenta, agli angoli, quattro robusti torrioni.

Nel XV secolo il complesso, che ancora aveva un aspetto ospitaliero, divenne un vero e proprio castello grazie all’aggiunta della torre rotonda, dei peducci, dell’inserimento dei merli e di una corte loggiata. Queste modifiche sono state attribuite all’architetto bolognese Fioravante Fioravanti che aveva già lavorato alla cattedrale di San Lorenzo e alla Porta di Sant’Angelo a Perugia.

L’Ordine dei Cavalieri di Malta


La comunità religiosa degli Ospitalieri di San Giovanni risale al 1048 quando, alcuni mercanti della repubblica marinara di Amalfi, ottennero il permesso di costruire a Gerusalemme una chiesa, un convento e un ospedale dedicato proprio a San Giovanni, in cui assistere i pellegrini. Sotto la guida del primo maestro, Beato Fra’ Gerardo, la comunità divenne ordine religioso locale poi riconosciuto da Papa Pasquale II con la bolla del 15 Febbraio 1113. La prima regola dell’Ordine venne scritta dal successore del Beato Fra’ Gerardo, il Beato Fra’ Raymond du Puy, ed elencava i tre voti monastici di povertà, castità e obbedienza; tutti i confratelli erano dediti all’assistenza dei poveri e dei malati. Con la costituzione del Regno di Gerusalemme, l’Ordine si assume la difesa militare dei malati e dei pellegrini oltre alla difesa della fede.
Simbolo dell’Ordine la Croce Ottagona.

La congiura di Magione


Il Castello di Magione è storicamente legato a una truce vicenda conosciuta come la “Congiura della Magione” e ben descritta da Niccolò Machiavelli ne Il Principe. La storia ha inizio nel ‘500 quando il Duca Valentino, ovvero Cesare Borgia, intento a creare un potente Ducato in Romagna, dopo aver conquistato Rimini, Ravanne, Cesena, Forlì e Urbino, si dirige verso Bologna. A questo punto alcuni alleati di Borgia che avevano possedimenti limitrofi, temendo la sua espansione, decidono di porgli un freno. Così a settembre del 1502, Vitellozzo Vitelli di Città di Castello, Oliverotto da Fermo, Giampaolo Baglioni di Perugia e Antonio Giordano per conto della Repubblica di Siena, si incontrarono in segreto per alcuni giorni nel Castello di Magione. Da ricordare che il Castello di Magione era anche la residenza del cardinale Giovani Battista Orsini.

Tutti insieme decisero di non abbandonare Bentivoglio, signore di Bologna e di chiedere aiuto a Firenze e Venezia per muoversi contro Cesare Borgia.

Appena trapelò la notizia a Urbino scoppiò la rivolta. Firenze, al contrario dei piani, si schiera con Cesare Borgia e invia proprio Niccolò Machiavelli ad avvertire il Valentino della congiura.

Il 31 Dicembre del 1502, il Duca Valentino invita Oliverotto da Fermo, Vitellozzo Vitelli, Paolo e Francesco Orsini a Senigallia per un apparente incontro chiarificatore. Vitellozzo e Oliverotto furono subito strangolati mentre i due Orsini, fatti prigionieri, vennero condotti a Città della Pieve e uccisi il 18 Gennaio del 1503.

Il Castello di Magione oggi


Finalmente rispondiamo alla domanda che vi stavate facendo all’inizio di questo articolo. Oggi il Castello di Magione, dopo un accurato restauro a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare, è al centro di una vasta tenuta agricola e vinicola. Alcune delle sue sale interne, dove potrete ammirare anche i nostri pavimenti in cotto fatto a mano, sono visitabili su prenotazione e in estate offre i suoi spazi al Trasimeno Music Festival.

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