Il cotto nella storia
Dagli Etruschi ai giorni nostri

Maestri del Cotto Srl

Il cotto è sempre stato uno dei materiali più utilizzati nell’Europa Centrale tanto che ne abbiamo traccia nei templi eretti dagli antichi Etruschi. Materiale estremamente affidabile, con qualità da sempre ricercate dai costruttori, il cotto, è stato ampiamente utilizzato anche dai Romani e durante il Medio Evo sia per la realizzazione di pavimenti che per rivestimenti e sottotetti.

Forse il periodo migliore per il cotto è però il Rinascimento italiano. Durante questo periodo viene utilizzato per realizzare i pavimenti di ville e palazzi e ancora oggi si conserva per farsi ammirare. Come un po’ per tutte le arti decorative, il Rinascimento insegna; in questo periodo veniva sfruttata una delle caratteristiche più tipiche del cotto fatto a mano e cotto a legna: la differenza di colore.

Cotti in appositi forni infatti, i laterizi assumono sfumature più o meno scure a seconda della quantità di calore a cui sono soggetti. I grandi artisti rinascimentali sfruttavano quindi queste differenti sfumature per ottenere giochi di colore e creare disegni decorativi.

Altra caratteristica molto utile dal punto di vista del colore, è la differenza di argilla utilizzata per la realizzazione del cotto. È proprio questa a rendere un cotto chiaro o rosato.

Non solo colore. Il cotto è un materiale che ben si presta ad essere realizzato in differenti formati e a pose differenti per realizzare veri e propri disegni. La più classica posa in opera a spina di pesce veniva utilizzata già dagli antichi Romani mentre, nel Tardo Impero e durante il periodo bizantino, si preferiva realizzare dei disegni geometrici.

Il gusto per i pavimenti in cotto si perderà nel cosiddetto Barocchetto del Settecento quando arriverà la moda di pavimenti decorati in legno o in marmo oppure in ceramica smaltata dipinta.

Nella seconda metà del 1700 però si inizia a utilizzare il cotto anche nelle case di campagna, dando inizio a quel gusto tipicamente “rustico” che ancora oggi tutti noi apprezziamo.

Con l’arrivo dell’800 si torna ad utilizzare il cotto, soprattutto con l’avvento del neorinascimento. In seguito il cotto non ha avuto vita facile, se l’Art Déco degli anni ’20 preferiva il marmo o il legno, nel ‘900 si è iniziato a utilizzare linoleum o grandi quadrati in marmo, per poi passare alle piccole mattonelle in conglomerato, al parquet, fino ad arrivare al gres porcellanato o al clinker. Addirittura gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso videro un ampio utilizzo della moquette ma, a partire dagli anni ’80 il cotto inizia a essere rivalutato soprattutto per le seconde case. In particolare viene apprezzato in quanto si scopre come, questo materiale, riesce a mettere particolarmente in luce, mobili in legno antico. Il gusto per il rustico divampa e chiunque acquisti una seconda casa in campagna si mette alla ricerca del cotto che diventa elemento prezioso per interni, esterni e sottotetti.

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